Niju Kun




Niju Kun sono le venti regole create da Gichin Funakoshi che esprimono i precetti ai quali tutti gli studenti di Karate Shotokan dovrebbero ispirarsi nella vita.

Ringraziamo Bruno Ballardini e Edizioni Mediterranee per la traduzione dal giapponese.
Come indicato dal traduttore questa traduzione sconfessa molte fantasiose traduzioni che circolano per le palestre. In particolare Bruno Ballardini sottolinea che la traduzione è stata condotta confrontandosi con due letterati giapponesi e che "corregge" quella ritenuta ufficiale ma sbagliata.


Karate-do wa rei ni hajimari, rei ni owaru koto wo wasuruna
Non dimenticare che il Karate-do comincia e finisce con il saluto (rei)




Karate ni sente nashi
Nel karate non esiste iniziativa




Karate wa gi no tasuke
Il karate è dalla parte della giustizia




Mazu jiko wo shire, shikoshite tao wo shire
Conosci prima te stesso, poi gli altri

Una interpretazione può essere:

Prima di tentare di capire gli altri è necessario conoscere noi stessi.
Ma conoscere noi stessi è una cosa difficile. E per farlo non ci possiamo mentire.
Noi sappiamo chi siamo realmente e fino a che non saremo sinceri con noi stessi non potremo conoscere gli altri.




Gijutsu yori shinjutsu
Lo spirito viene prima della tecnica




Kokoro wa hanatan koto wo yosu
Libera la mente (il cuore)




Wazawai wa getai ni shozu
La disattenzione è causa di disgrazia

Una interpretazione può essere:

Il Karate ci insegna che le avversità ci colpiscono quando si rinuncia.
Nei momenti difficili dobbiamo avere forza. Mai rinunciare. Lottare sempre.
Come il nostro spirito di karateka ci impone.
Ed è proprio nelle difficoltà che dobbiamo tenere forte questo spirito.




Dojo nomino karate omou na
Il Karate non si vive solo nel dojo




Karate no shuryo wa issho de aru
Il karate si pratica tutta la vita




Arai-yuru mono wo karate-ka seyo, soko ni myo-mi ari
Applica il karate a tutte le cose, lì è la sua ineffabile bellezza



十一
Karate wa yu no goto shi taezu natsudo wu ataezareba moto no mizu ki kaeru
Il karate è come l’acqua calda, occorre scaldarla costantemente o si raffredda

Una interpretazione può essere:

Il Karate, come tutte le cose importanti della vita, deve essere portato avanti sempre e con costanza.
Se si abbandona, anche per poco tempo, la tecnica si allontana e si allontana soprattutto lo spirito.
Più il tempo passa e più la difficoltà di ripresa è grande.
E se la difficoltà diventa importante l'abbandono è certo.



十二
Katsu kangae wa motsu na makenu kangae wa hitsuyo
Non pensare a vincere, pensa piuttosto a non perdere



十三
Tekki ni yotte tenka seyo
Cambia in funzione del tuo avversario



十四
Tattakai wa kyo-jutsu no soju ikan ni ari
Nel combattimento devi saper padroneggiare il vuoto e il pieno



十五
Hito no te ashi wo ken to omoe
Considera mani e piedi dell’avversario come spade



十六
Danshi mon wo izureba hyakuman no tekki ari
Oltre la porta di casa, puoi trovarti di fronte anche un milione di nemici



十七
Kamae wa shoshinsha ni ato wa shizentai
La guardia è per i principianti, più avanti si torna alla posizione naturale



十八
Kata wa tadashiku jissen wa betsu mono
I kata vanno eseguiti correttamente, il combattimento è altra cosa



十九
Chikara no kyojaku, karada no shinshuku, waza no kankyu wo wasuruna
Non dimenticare dove occorre usare o non usare la forza, rilassare o contrarre,
applicare la lentezza o la velocità, in ogni tecnica



二十
Tsune ni shinen kufu seyo
Sii sempre creativo



Pagina aggiornata sabato 9 novembre 2024


Il segreto della salute fisica e mentale non sta nel lamentarsi del passato, né del preoccuparsi del futuro, ma nel vivere il momento presente con saggezza e serietà.
La vita può avere luogo solo nel momento presente. Se lo perdiamo, perdiamo la vita. L'amore nel passato è solo memoria. Quello nel futuro è fantasia.
Solo qui e ora possiamo amare veramente. Quando ti prendi cura di questo momento, ti prendi cura di tutto il tempo.

Siddhartha Gautama




Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro.
Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri.
E’ suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell’umanità.

Toro Seduto




Ad ogni forza si contrappone una controforza.
La violenza, anche prodotta da buone intenzioni,
rimbalza sempre su chi l’ha generata.

Yamaoka Tesshu




Ciò che il gregge odia di più è chi la pensa diversamente;
non è tanto l’opinione in sé,
ma l’audacia di pensare da sé qualcosa che non sanno fare.

Arthur Schopenhauer